In memoria di Augusta Ngombu- Gboli

Ci addolora profondamente la notizia della morte di Augusta Ngombu- Gboli. Augusta lascia un’eredità fatta di speranza, resilienza e cambiamento.

Rimasta orfana sin da bambina e vivendo per strada in Sierra Leone, Augusta è stata costretta a prostituirsi per sopravvivere. Tuttavia, grazie all’aiuto della missione salesiana di Don Bosco Fambul, Augusta ha dato una svolta alla sua vita. Augusta è tornata a scuola dove ha scoperto i suoi talenti e il suo potenziale. Terminati i suoi studi in arti culinarie, ha aperto il suo ristorante. È inoltre divenuta a sua volta istruttrice nel Centro di Don Bosco Fambul, dove la sua testimonianza di resilienza ha dato speranza ad altre giovani ragazze in situazione di strada.

Nel 2018, Augusta ha partecipato alla 38esima Sessione del Consiglio dei Diritti Umani alle Nazioni Unite ed è intervenuta all’evento parallelo intitolato “Ragazze senza nome – Buone prassi per il reinserimento delle ragazze in situazione strada“. Durante l’evento, organizzato da IIMA insieme ad altre organizzazioni, Augusta ha condiviso la sua storia di resilienza. La sua testimonianza ha attirato l’attenzione di molti ed ha contribuito ad accrescere la consapevolezza su questo importante tema.

Augusta ha vissuto una vita di servizio, facendosi sostenitrice e voce di giovani ragazze in situazione di strada. Le saremo eternamente grati per tutti i suoi contributi. Augusta è morta di HIV il 7 giugno 2020.  È stata una vittima indiretta del coronavirus. La sua storia di speranza, resilienza e cambiamento continuerà ad ispirarci e a vivere nei nostri cuori.

 

Per scoprire di più sulla testimonianza di Augusta, guardate quest’intervista fatta nel 2018.