Prima Giornata Mondiale dell’Educazione – Educazione per la pace e lo sviluppo, Palazzo delle Nazioni, Ginevra – 24 gennaio, 2019

Il 24 gennaio 2019 per la prima volta si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Educazione, organizzata dall’UNESCO per sensibilizzare l’opinione mondiale sulle emergenze educative. Una tavola rotonda “Educazione per la pace e lo sviluppo” si è svolta presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra (UNOG) con la partecipazione di un gran numero di Stati e rappresentanti della società civile.

 

Secondo gli ultimi dati presentati da UNICEF sono 262 milioni i bambini e gli adolescenti in tutto il mondo privati dell’accesso alla cultura, meno del 40% delle ragazze nell’Africa sub-sahariana porta a termine la scuola secondaria inferiore mentre circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non vanno a scuola essendo le loro vite sconvolte da conflitti e povertà. A tutti questi bambini è dedicata la Prima Giornata Mondiale dell’Educazione, recentemente istituita dalle Nazioni Unite e fissata nella data del 24 gennaio per celebrare l’importanza del ruolo dell’istruzione nella creazione di una società sostenibile e giusta. Come ha detto la Dr.ssa Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’UNESCO, nel suo Messaggio per la Giornata “Senza un’istruzione di qualità inclusiva ed equa disponibile lungo tutto l’arco della vita per tutti, i paesi non riusciranno a spezzare il ciclo di povertà che sta lasciando dietro di sé milioni di bambini, giovani e adulti.”

La Giornata Mondiale dell’Educazione è stata allora l’occasione per riaffermare i principi fondamentali. In primo luogo, l’istruzione è un diritto umano, come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’art 26. In secondo luogo, l’istruzione è la forza più potente nelle nostre mani per garantire miglioramenti significativi nella salute, per stimolare la crescita economica, per sbloccare il potenziale e l’innovazione di cui abbiamo bisogno per costruire società più resilienti e sostenibili.

Il Dr. Omar Zniber Ambasciatore e Rappresentante Permanente del Marocco presso l’UNOG, ha parlato dell’importanza di affiancare un’istruzione non formale a quella formale, pianificata attraverso un educatore, formatore o animatore. A questa riflessione il Dr. Tahir Hussain Andrabi, Ambasciatore e Rappresentante Permanente del Pakistan presso l’ONOG, ha aggiunto la necessità di favorire in modo particolare l’istruzione delle ragazze alla scuola primaria ed incrementare l’istruzione femminile secondaria per equipararla nei numeri a quella maschile considerando che, secondo i dati UNICEF, sono 43 milioni le bambine che frequentano la scuola primaria, 40 milioni quella secondaria. Particolare sostegno va anche rivolto agli insegnanti per la creazione di un’istruzione ed una formazione più sensibili al genere.

Mr. Carl Hallergard, Ambasciatore Unione Europea e Delegato UE all’UNOG, ha sottolineato come anche l’Unione Europea guardi all’istruzione come sostegno alla cooperazione internazionale e allo sviluppo dei valori di libertà, democrazia, diritti umani. Per finire il contributo alla Giornata della Dr.ssa Maria Lucia Uribe, Presidente di Arigatou International a Ginevra, ha riguardato il cyberbullismo e le nuove forme di violenza tra pari. “Occorre fornire ai minori un senso di appartenenza”, ha detto, “un apprendimento interreligioso che possa arricchirli ed un modello di cittadinanza globale che possa guidarli.”

Appare evidente come il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (Quality Education: Garantire un’educazione inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti) sia profondamente interconnesso agli altri Obiettivi dell’Agenda 2030: realizzerà l’empowerment di bambini e giovani, ridurrà le disuguaglianze, rafforzerà la parità di genere, combatterà l’incitamento all’odio e l’intolleranza, migliorerà la salute e proteggerà le risorse del Pianeta. Questa dunque è una promessa che, unendo le nostre forze, dobbiamo assolutamente mantenere.