Panel su educazione ai diritti umani in contesti formali e informali

Il 14, 15 e 16 Marzo 2012, varie ONG hanno organizzato una serie di panel sull’Educazione ai Diritti Umani (HRE) nella Pratica.
Il primo, dal titolo “Politiche Internazionali sull’Educazione ai Diritti Umani”, organizzato dall’Organisation Internationale pour le Droit à L’éducation et la Liberté D’enseignement (OIDEL) e la Soka Gakkai International (SGI), si è tenuto Mercoledì 14 Marzo.

Il messaggio del primo oratore , la signora Eugenia Gutiérrez, del Ministero degli Affari Esteri del Costa Rica, ha contestualizzato il panel sottolineando la necessità di integrare l’educazione ai diritti umani in tutti i settori della società, enfatizzando la partecipazione dei vari soggetti interessati – università, ONG, ecc. –  come essenziale per coinvolgere la società nel suo complesso.
Il signor Petru Dumitriu, rappresentante del Consiglio d’Europa, ha riconosciuto “la mancanza di un collegamento” tra l’istruzione e diritti umani e la necessità di “un sistema chiaro e globale”, affermando che a causa di “una mancanza di visione, le dichiarazioni politiche non vengono supportate da misure concrete”.
Kristen Roberts, direttrice dell’Irish Human Rights Commission, ha spiegato come  è stato istituito un progetto di formazione sull’educazione ai diritti umani, supportato da un aiuto filantropico, per fornire gratuitamente un’educazione ai diritti umani agli agenti del servizio civile e pubblico. Questo progetto  ha ricevuto finora una reazione positiva da parte del partecipanti. La signora Marianne Haslegrave ha acutamente osservato che la terminologia delle Nazioni Unite è sconosciuta agli estranei e ha affermato che se l’educazione ai diritti umani è destinata a beneficiare tutti, esperti e non esperti allo stesso modo, coloro che sono coinvolti nell’educazione ai diritti umani dovrebbero essere sottoposti ad un’adeguata preparazione degli insegnanti.
Il terzo side-event , dal titolo “L’Educazione ai Diritti Umani in Contesti Non Formali nella Pratica,” ha avuto luogo Venerdì  16 Marzo.
Rosslyn Noonan, Presidente del Coordinamento del Comitato Internazionale della NHRI, ha focalizzato il suo discorso sullo sviluppo nella comunità dei diritti umani, un approccio che permetterebbe ai membri della comunità di diventare attori chiave in materia di diritti umani, questioni che li riguardano direttamente.
Katrien Beeckma, Responsabile dei  Principi e dei  Valori del Dipartimento della Croce Rossa, ha dichiarato che l’educazione ai diritti umani dovrebbe mirare a promuovere un impegno personale degli individui nella promozione e nella difesa dei diritti di ognuno.
Alfred Fernandez, Direttore del Collège Universitaire Henry Dunant, ha parlato dei corsi offerti dall’Istituto che egli dirige come strumenti che dovrebbero aiutare gli attori governativi e non governativi  nella diffusione di una cultura dei diritti umani.
La presentazione di  Asmae Fahoum era sul Theater Association Istant Prèsent, in cui il teatro viene utilizzato come un mezzo per promuovere la solidarietà, lo spirito di squadra e l’emancipazione dei bambini disabili.
Andre-Marc Huwyler  ha descritto le attività dell’Orchestra dei Bambini dello Stato di Bahia, un’iniziativa del governo brasiliano che sta integrando i giovani indipendentemente dalla classe sociale, formandoli nella musica orchestrale e corale. 
Ahmed Seghaier, EURO-MENA for HRE & Training, ha incentrato il suo discorso sul ruolo giocato dai social media  nella diffusione dell’educazione ai diritti umani, soprattutto nella Primavera Araba, i quali hanno permesso agli individui nei paesi arabi di diffondere rapidamente le idee, di acquisire consapevolezza dei loro diritti e di organizzare movimenti in difesa delle loro libertà fondamentali.
In conclusione, questa serie di panel sull’Educazione ai Diritti Umani nella Pratica ha esaminato con successo le politiche internazionali in materia di educazione ai diritti umani, ha sollevato la consapevolezza circa il loro significato e ha condiviso pratiche per l’attuazione effettiva dell’educazione ai diritti umani. Inoltre, i panel hanno tutti sottolineato l’importanza della partecipazione delle ONG e degli attori della società civile nel processo internazionale di policy-making.