“EMPOWERMENT DEI GIOVANI: QUALI STRATEGIE?” IIMA e VIDES alle NAZIONI UNITE per presentare la propria buona prassi.

Il 4 giugno, presso le Nazioni
Unite a Ginevra, L’Uffico Diritti Umani di IIMA e VIDES ha organizzato, in
collaborazione con la Missione permanente dell’Uruguay e con la
sponsorizzazione dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani e
delle Ambasciate di Costa Rica, Francia e Santa Sede il side event : “Empowerment
dei giovani: quali strategie?”.
Il  side event ha avuto lo scopo
di invitare tutti i presenti ed in particolare gli Stati, ad interrogarsi ed a
riflettere su come i giovani possano essere resi maggiormente protagonisti
della loro vita ed avere nella società un ruolo che li veda capaci di un
rinnovamento radicale.
L’ambasciatrice dell’Uruguay,
Laura Dupuy Lasserre, ha presieduto l’evento come moderatrice. Il Panel era
composto da: l’Ambasciatore di Costa Rica, Christian Guillermet, il Nunzio
Apostolico Monsignor Silvano Tomasi, il Vice Ministro Del Lavoro e della
Sicurezza Sociale del Governo uruguaiano Nelson Loustaunau, lo Human Rights
Officer Chrsitian Courtis dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti
umani (OHCHR), Imma Guerras consulente sull’infanzia e la gioventù per l’OHCHR,
Maria D’Onofrio del VIDES Internazionale, l’Assistant Director General for
Policy dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, Josè Salazar (ILO), Molly
Kaniampadickal e Thomas Vattathara di IIMA India .

Il primo a prendere la parola
è stato il Vice Ministro del Lavoro e della Sicurezza Sociale, il signor Nelson
Loustaunau, il quale ha presentato la complessa realtà sociale e giovanile
dell’Uruguay. In seguito, l’Ambasciatore Christian Guillermet, dopo aver lodato
il lavoro che IIMA e VIDES svolgono all’interno del Consiglio dei Diritti Umani
per la promozione del diritto all’educazione, ha sottolineato il valore stesso
dell’educazione dei giovani per la costruzione di una società democratica. Il
signor Josè Salazar ha presentato i dati sulla disoccupazione giovanile a
livello  mondiale e le possibili strategie da attuare.  La signora
Imma Guerras dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, ha presentato i
risultati di una sua ricerca riguardante le modalità con le quali i diritti dei
giovani sono stati affrontati nel passato dalle Nazioni Unite ed ha annunciato
l’organizzazione di un meeting internazionale, per il 2014, che affronterà la
tematica dei diritti dei giovani. Il signor Christian Courtis, anch’egli
dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, ha posto l’accento sull’importanza
del diritto all’educazione: nonostante si tratti di un diritto trasversale
incluso in molte convenzioni sui diritti umani e negli Obiettivi del Millennio,
occorre un maggior impegno per promuovere un’educazione continuativa e di
qualità per prevenire l’abbandono scolastico e permettere ai giovani di
formarsi adeguatamente per l’ingresso nel mondo del lavoro. Monsignor Silvano
Tomasi ha parlato dell’educazione come la via maestra per superare l’attuale
grave crisi economica: un’educazione che sia però integrale e che formi non
solo tecnici, ma soprattutto cittadini impegnati nella società. La signora
Maria D’Onofrio, del Vides internazionale, ha posto il quesito: “Qual è la
vocazione dei giovani
?” Sviluppando la risposta, ha evidenziato che i
giovani “sono una risorsa umana chiave, la forza guida per lo sviluppo e la
pace nelle loro società. Grazie alle loro abilità dinamiche, la loro energia,
creatività e grazie alla loro incredibile attitudine a lavorare come squadra
andando oltre ogni tipo di barriera geografica e culturale, i giovani sono
chiamati ad agire come catalizzatori per il cambiamento […] orientati alla
realizzazione del bene comune
.”
La presentazione agli Stati
della buona prassi di IIMA per l’empowerment dei giovani, è stata
introdotta da Molly Kaniampadickal, Fma, e da Thomas Vattathara, Sdb, entrambi
provenienti da Guwahati, città capitale dello Stato indiano dell’Assam. Prima
di iniziare la loro presentazione, essi hanno donato ai pannellisti la
tradizionale sciarpa indiana come segno di accoglienza.
Molly e Thomas hanno presentato la loro
esperienza presso la scuola professionale, nella quale curano l’educazione di
giovani appartenenti a tribù e a gruppi religiosi diversi spesso in lotta tra
loro. All’interno della scuola i ragazzi, oltre ad apprendere un mestiere,
imparano a valorizzare la propria identità culturale e a stimare quella altrui.
I diritti umani, l’uguaglianza, il rispetto della diversità e il riconoscimento
della dignità di ogni persona sono al centro delle attività svolte. Terminati gli studi  l’85% dei giovani della scuola trova facilmente un impiego, ma soprattutto essi diventano cittadini attivi e responsabili che
contribuiscono alla costruzione di una società basata sul rispetto, la
giustizia e la pace.