La 37° sessione del Consiglio dei Diritti Umani: Sfide ed Opportunità
Il 26 Febbraio 2018 a Palais des Nations, a Ginevra, nella sala XX, è iniziata la 37° sessione del Consiglio di Diritti Umani (HRC) con le dichiarazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres; del Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Miroslav Lajčák; dell’Alto Commissario dei Diritti Umani, Zeid Ra’ad Al Hussein; di Ignazio Cassis, Capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera; in seguito sono intervenuti alti dignitari di più di cento Stati.
Settant’anni fa, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR) delineava i tre pilastri fondamentali del sistema delle Nazioni Unite (ONU): pace e sicurezza, diritti umani, e sviluppo.
L’Alto Commissario dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, Mr. Zeid Ra’ad Al Hussein, ha sottolineato che questi tre pilasti non sono concetti indipendenti, ma devono essere concepiti come parti interconnesse ed interdipendenti di un’unica struttura a “tripla elica”, in cui l’insieme è più importante delle parti prese singolarmente.
Mentre si celebra il 70° anniversario della UDHR, il Consiglio riconosce, apprezza ed onora i difensori dei diritti umani per il loro lavoro instancabile ed inspiratore.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha riconosciuto che l’UDHR non è ancora effettiva nella realtà e le persone continuano ad affrontare la violazione dei diritti umani.
Il Segretario Generale ha aggiunto, in un intervento successivo, che la Revisione Periodica Universale (UPR) è uno strumento essenziale per esaminare e prendere in considerazione tutti gli Stati Membri, così da fornire una linea guida per l’implementazione e misurare i risultati raggiunti, perché “i diritti umani non sono un lusso”. Dobbiamo supportare le società civili perché, come ha detto Mr. Guterres, “Individui ed organizzazioni sono i nostri occhi e orecchie, e la nostra coscienza”.
Il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, H.E. Mr. Miroslav Lajčák, ha confermato che “Ognuno di questi atti ha avuto inizio in una stanza proprio come questa. Ma hanno avuto un tangibile impatto nel terreno”. I cambiamenti reali avvengono quando gli Stati aderiscono alle raccomandazioni e continuano la costruzione della pace implementando le raccomandazioni per assicurare la protezione dei diritti umani. Come Alexander Van Der Belen, Presidente dell’Austria, ha sottolineato “senza l’azione nazionale, le norme sancite dal Consiglio non sarebbero efficaci”.
Durante l’annuale riunione di alto-livello sulla integrazione dei diritti umani, l’opinione comune era la stessa. Nonostante i problemi relative ai diritti umani siano affrontati nei singoli Paesi, molti degli stati Membri sono impegnati per lo stesso ideale: garantire i diritti umani, assicurare un futuro sostenibile per tutti, e rendere reali le politiche adottate. Durante questa discussione, è stata data l’opportunità alle ONG di partecipare, in particolare IIMA e VIDES Internazionale, insieme al Centro Cattolico Internazionale di Ginevra, hanno presentato una dichiarazione che rinforza la necessità della cooperazione degli Stati con la società civile ed il rispetto della legge umanitaria. Bisogna che il HRC continui a creare un’atmosfera costruttiva ed uno spirito cooperativo, così da mantenere uno spazio sicuro per dialogare con la società civile e le istituzioni dei diritti umani.
Alla fine della giornata, Stati Membri, ONG, e altri relatori hanno enfatizzato l’importanza di mantenere universale, indipendente e imparziale il meccanismo dell’ UPR. Importante, non tanto la quantità delle raccomandazioni, ma la loro qualità, che dovrebbero essere corte, concise e concrete. I fondi finanziari sono ancora un problema ed il supporto tecnico è necessario per migliorare la condizione dei diritti umani.
Quello che è iniziato settant’anni fa con la UDHR era un sogno ed innovativo. Ora, l’eredità di Eleanor Roosevelt e dei suoi colleghi di promuovere universalmente i diritti umani per tutti è una base sicura per la sua realizzazione.