Side Event “Climate Change: It is happening here, it is happening now”. Combattere il cambio climatico attraverso la solidarietà internazionale
IIMA e VIDES hanno avuto il piacere di essere co-organizzatori del side event “Climate Change: It is happening here, it is happening now”, svoltosi il 26 giugno 2019 durante la 41° sessione del Consiglio dei Diritti Umani (HRC) e organizzato dalla Missione Permanente delle Filippine e dall’Associazione Papa Giovani XXIII (APGXXIII) .
Tra gli illustri relatori hanno partecipato l’Ambasciatore straordinario e plenipotenziario delle Filippine Evan Garcia, il Dott. Obiorar Okafor, Esperto Indipendente sui Diritti Umani e Solidarietà Internazionale, il Dott. Stefano Saldi, rappresentante della Santa Sede, il Dott. Stephane Jaquement, Direttore delle politiche dell’International Catholic Migration Commission (ICMC), la Dott.ssa Norayma Angel, rappresentante IIMA e il Dott. Guillermo Kerber, Professore di Teologia dell’Atelier Oecumenique de Theologie.
La Dott.ssa Norayma Angel, rappresentante IIMA e attuale Coordinatrice dell’Ufficio dei Diritti Umani del Vicariato Apostolico di Puerto Ayacucho in Amazzonia (Venezuela), ha condiviso il lavoro di supporto condotto dal suo Ufficio nella realizzazione di un’analisi socio-ambientale. Lo studio è stato pubblicato nel 2017 e ha rappresentato parte del lavoro compiuto dal Network dei Difensori Indigeni dei Diritti Umani e Ambientali. Il Network dei Difensori Indigeni dei Diritti Umani e Ambientali, composto da differenti gruppi di volontari e formato da persone appartenenti a diversi popoli indigeni e organizzazioni, ambisce a proteggere e difendere la cultura e i territori delle popolazioni indigene. Le questioni evidenziate dallo studio sono molteplici ed includono la contaminazione dell’acqua, la perdita della biodiversità, la presenza di malattie ed epidemie precedentemente debellate, un sistema sanitario privo di risorse umane e finanziarie, le difficoltà nell’accesso alle risorse naturali. In termini di diritti culturali, sono stati individuati problemi quali la riduzione dell’importanza della cultura ancestrale, in particolar modo in relazione a pratiche che riflettono una specifica cosmovisione. Inoltre, lo studio ha evidenziato un’assenza di pianificazione urbana e ad una deforestazione irresponsabile. Con riferimento ai diritti dei popoli indigeni, è stato messo in luce il non riconoscimento legale della proprietà ancestrale e la occupazione dei territori indigeni da parte di gruppi armati quali guerrillas e minatori illegali.
La complessità della situazione e la sua natura pluridimensionale rende difficile analizzare e comprendere le conseguenze nel lungo termine degli attuali conflitti sociali.