Quinta Sessione del Forum sui diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto: “Democrazia e cambiamento climatico: concentrarsi sulle soluzioni”

La Quinta Sessione del Forum sui Diritti Umani, la Democrazia e lo Stato di Diritto, svoltasi al Palais des Nations di Ginevra il 13 e 14 ottobre 2025, ha riunito Stati, esperti, organizzazioni della società civile e rappresentanti giovanili sul tema “Democrazia e cambiamento climatico: concentrarsi sulle soluzioni.” Il Forum ha ribadito che la crisi climatica non è solo un’emergenza ambientale, ma anche una profonda sfida per la democrazia, la governance e la tutela dei diritti umani.

Aprendo i lavori del Forum, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, ha sottolineato che i diritti umani costituiscono la base per un’azione climatica efficace e sostenibile. Ha richiamato l’attenzione sull’allarmante numero di difensori dell’ambiente uccisi nel 2024 e ha esortato i governi a garantire che lo spazio civico rimanga aperto, che la partecipazione e la responsabilità siano assicurate, e che le risposte alla crisi climatica siano radicate nello stato di diritto.

Nel corso del Forum è emerso chiaramente che la democrazia e la giustizia climatica devono avanzare insieme. I partecipanti hanno sottolineato che affrontare il cambiamento climatico richiede una governance aperta, trasparente e partecipativa, che metta le persone e le comunità al centro dell’elaborazione delle politiche. Contrastare la disinformazione, proteggere l’integrità scientifica e garantire l’accesso a informazioni affidabili sono stati riconosciuti come elementi fondamentali per sostenere sia la democrazia che lo stato di diritto.

Le voci dei giovani e della società civile hanno avuto un ruolo centrale nel dialogo, chiedendo un coinvolgimento autentico nella definizione delle politiche climatiche, e non semplici consultazioni simboliche. Hanno evidenziato che partecipazione, uguaglianza e responsabilità sono essenziali per garantire che l’azione climatica risponda realmente alle esigenze di tutti, in particolare dei più vulnerabili.

Come IIMA e VIDES, abbiamo contribuito al Forum portando le prospettive di centinaia di giovani provenienti da 33 Paesi, raccolte attraverso una consultazione globale organizzata in preparazione alla sessione. Le loro priorità sono state chiare: partecipazione genuina, maggiore responsabilità, accesso all’educazione e all’informazione, protezione dei difensori dell’ambiente e fiducia in istituzioni che agiscano con integrità. Per saperne di più.

Inoltre, una giovane rappresentante di IIMA e VIDES ha preso la parola durante il Forum. Nel suo intervento, ha sottolineato che, per avanzare verso un mondo climaticamente giusto, gli Stati devono garantire che la partecipazione giovanile sia effettiva, attiva e significativa. I giovani devono essere messi in condizione di contribuire alla definizione delle decisioni sul clima, non limitarsi a commentarle. Le soluzioni alla crisi climatica non nasceranno in stanze chiuse, ma da un dialogo aperto, da un potere condiviso e da libertà protette (testo e video).

Il Forum si è concluso con una consapevolezza condivisa: proteggere il pianeta ed emancipare le persone sono obiettivi inseparabili. IIMA resta impegnata a promuovere approcci all’azione climatica inclusivi e democratici, basati sui diritti umani, affinché i giovani e le comunità locali di tutto il mondo possano partecipare pienamente alla costruzione di un futuro sostenibile e giusto.

Tutti i testi e i video delle dichiarazioni orali sono disponibili sul sito web dell’IIMA.