Giornata Mondiale dell’Acqua 2024: una promessa di pace
“L’acqua può creare pace o scatenare conflitti.” Così le Nazioni Unite introducono il tema di quest’anno per la giornata mondiale dell’acqua: Acqua per la pace. Una giornata quest’anno più che mai importante, che rappresenta un fronte su cui le Nazioni Unite si impegnano ininterrottamente dal 1993. L’acqua è il bene essenziale per eccellenza, cui tutti dovrebbero avere la possibilità di accedervi, in maniera sicura e protetta. A causa dei numerosi conflitti che proseguono da anni, e il nuovo fronte aperto tra Israele e Palestina, questa giornata assume ancora più importanza.
Ma come l’acqua e la pace sono strettamente collegate? L’ONU lo spiega in una pagina dedicata nel sito ufficiale. In casi di scarsità d’acqua, o difficile ricezione di essa, queste condizioni possono aumentare le tensioni già presenti in un territorio fragile. L’acqua viene descritta come potenziale arma (durante un conflitto armato per mantenere il controllo sul territorio), come innesco (quando due Stati hanno idee differenti e quindi inconciliabili) e come incidente (come gli attacchi alle infrastrutture civile, compresi i sistemi idrici).
L’accesso all’acqua potabile, all’igiene e ai servizi sanitari è un diritto fondamentale per la salute e il benessere umano, come sottolineato nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare nell’obiettivo 6. Tuttavia, se gli sforzi non saranno raddoppiati, miliardi di persone potrebbero rimanere prive di tali servizi entro il 2030. Attualmente, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’UNICEF nel 2023, 2,2 miliardi di persone vivono ancora senza accesso all’acqua potabile sicura, e tra queste vi sono 115 milioni di individui che dipendono da fonti di acqua di superficie per il loro fabbisogno quotidiano.
Inoltre, secondo il Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) nel 2022, circa la metà della popolazione mondiale ha sperimentato una grave carenza d’acqua per almeno parte dell’anno. La domanda crescente di acqua è alimentata dalla crescita demografica, dall’urbanizzazione e dalle esigenze in continua espansione dei settori agricolo, industriale ed energetico.
Per garantire l’accesso universale all’acqua potabile sicura entro il 2030, è essenziale promuovere l’istruzione igienica e coinvolgere attivamente la società civile.
IIMA ha spesso trattato di questa problematica: nel recente rapporto creato da IIMA nelle regioni Etiopi, in particolare la regione del Tigray, vi è mancanza di acqua nelle zone rurali. Le nostre sorelle in Etiopia riferiscono che, a causa della siccità, delle inondazioni e dei conflitti, l’insicurezza alimentare è una delle principali preoccupazioni in Etiopia, con 20,1 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza alimentare. Secondo l’Indagine demografica e sanitaria etiope del 2016, il 38% dei bambini al di sotto dei 5 anni è monco o troppo basso per la sua età; ciò è dovuto alla denutrizione cronica. A causa della siccità, in Etiopia c’è una crisi idrica. Quasi il 25% (27 milioni) della popolazione etiope vive in aree ad alto stress idrico. Alcune località dell’Etiopia ricevono acqua solo una volta alla settimana.
Noi in primis, possiamo essere i promotori di un accesso sicuro all’acqua come strumento di pace. L’acqua può essere una forza stabilizzatrice e un catalizzatore per lo sviluppo sostenibile, poiché è un diritto umano intrinseco a ogni aspetto della vita. A livello locale e nazionale, è fondamentale la cooperazione promuovendo un’economia circolare e rispettando i diritti umani delle persone.
Papa Francesco ci invita a riflettere sull’importanza di questa giornata: “[cercare] prima il regno di Dio” (Mt 6,33), mantenendo un giusto rapporto con Dio, con l’umanità e con la natura, allora la giustizia e la pace possono scorrere come un flusso inesauribile di acqua pura, nutrendo l’umanità e tutte le creature”.
https://www.un.org/sustainabledevelopment/water-and-sanitation/
https://www.cgfmanet.org/infosfera/diritti-umani/giornata-mondiale-dellacqua-2024/