Giornata Internazionale delle Bambine 2025: The Girl I Am, The Change I Lead

“Noi, ragazze delle aree rurali, vogliamo esercitare i nostri diritti online in modo permanente, in maniera efficace e sicura. Così come io ho avuto questa possibilità grazie a questo progetto di empowerment, tutte le ragazze devono poter conoscere piattaforme sicure che le supportino a rafforzarsi e a scegliere chi vogliono essere in futuro.”

Luciana, 13 anni, da una comunità agricola rurale del Perù.        
Estratto dal suo intervento durante l’evento online “L’impegno del Consiglio dei Diritti Umani per i giovani e i diritti umani: Affrontare il divario digitale, le minacce online e la salute mentale”

 

Ogni anno, l’11 ottobre, celebriamo la Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze per onorare le loro voci, i loro sogni, la loro leadership e i loro traguardi in ogni parte del mondo. Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la Risoluzione 66/170 (2011), questa giornata riconosce i diritti delle ragazze e promuove la consapevolezza delle sfide che affrontano, per incoraggiare la piena realizzazione dei loro diritti umani.
Questa giornata non è solo un evento simbolico, ma un vero e proprio appello all’azione.

Oggi, milioni di ragazze si trovano in prima linea di fronte a crisi globali segnate da povertà, disuguaglianza, cambiamento climatico, conflitti e sfollamenti.
Le ragazze tra i 15 e i 19 anni hanno il doppio delle probabilità rispetto ai coetanei maschi di non prendere parte a percorsi di istruzione, formazione o lavoro; e nei contesti fragili, le ragazze hanno quasi il 90% di probabilità in più di non frequentare la scuola rispetto alle loro pari in ambienti stabili. Una giovane donna su cinque, di età compresa tra i 20 e i 24 anni, è costretta a sposarsi da bambina, e l’autolesionismo rappresenta una delle principali cause di morte tra le adolescenti. Conflitti, migrazioni forzate e crisi umanitarie aggravano ulteriormente le disuguaglianze di genere, i matrimoni precoci, la violenza sessuale e la mortalità materna tra le ragazze. Troppe di loro restano escluse dall’istruzione, private dell’assistenza sanitaria, esposte alla violenza e a pratiche dannose. E troppo spesso, le loro voci restano inascoltate.
Eppure, la speranza non è perduta.

In tutto il mondo, gli investimenti nell’educazione, nella salute e nella leadership delle ragazze hanno già trasformato vite e generato effetti positivi per intere società.
Le ragazze, infatti, stanno guidando il cambiamento nelle loro comunità con coraggio e creatività: dai villaggi rurali ai centri urbani, si stanno organizzando, mobilitando e facendo sentire la propria voce. Guidano scioperi per il clima, creano reti comunitarie e sfidano la violenza di genere.

La Dichiarazione e Piattaforma d’Azione di Pechino, che nel 2025 celebra il suo 30º anniversario, ci ricorda che le ragazze non sono solo soggetti da proteggere, ma leader della trasformazione.
Quando le ragazze vengono potenziate e incluse nei processi decisionali, le loro voci arricchiscono le politiche pubbliche, la loro leadership rafforza le comunità e il loro potenziale può trasformare intere società.

Per questo motivo, IIMA e VIDES hanno unito le forze con altri partner per realizzare, tra il 2023 e il 2025, il progetto:
Un Osservatorio multicongregazionale per far progredire i diritti delle ragazze in 6 paesi nel post-pandemia: Uno sforzo congiunto per colmare il divario digitale e garantire la salute mentale delle ragazze.
Attraverso programmi di advocacy e formazione, ragazze e giovani donne provenienti da Ecuador, Kenya, India, Nepal, Perù e Sud Sudan hanno acquisito competenze fondamentali per interagire con il sistema delle Nazioni Unite nella tutela dei diritti umani, con particolare attenzione ai diritti dell’infanzia e della gioventù.
Grazie al mentoring e a un accompagnamento personalizzato, queste ragazze sono state incoraggiate a rafforzare la propria leadership, costruire fiducia in sé stesse e sviluppare capacità di advocacy.
Come risultato, stanno emergendo come giovani leader, capaci di far sentire la propria voce, influenzare i processi decisionali e diventare agenti di cambiamento all’interno delle loro comunità – contribuendo a un futuro più giusto e inclusivo per tutti.