Giornata Internazionale della Gioventù 2025

La Giornata Internazionale della Gioventù (IYD), celebrata ogni anno il 12 Agosto è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Vuole porre l’attenzione sulle sfide, sulle opportunità e sul ruolo fondamentale dei giovani nel costruire comunità più eque, giuste e pacifiche.

Il tema del IYD 2025: “Azioni Giovanili Locali per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e Oltre” promosso dal Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite (UN DESA), sottolinea l’importanza del “ruolo unico dei giovani nel tradurre le ambizioni globali in realtà trainate dalla comunità”. Si ritiene infatti che i giovani a cui vengano riconosciute responsabilità possano “apportare creatività, intuizioni e profondi legami con la comunità che aiutano a colmare il divario tra politica e attuazione pratica”, trasformando le aspirazioni globali in azioni concrete nella propria comunità.

Questa prospettiva è confermata anche dai dati e dalle ricerche più recenti. Analizzando i dati forniti da UN DESA, la metà della popolazione mondiale ha meno di 30 anni, e si prevede che entro il 2030 questa percentuale possa salire al 57%. Un sondaggio rivela che il 67% delle persone nutre fiducia in un futuro più prospero, con i giovani tra i 15 e i 17 anni tra i più fiduciosi. Entro i prossimi 25 anni, chi oggi ha meno di 25 anni rappresenterà oltre il 90% della forza lavoro in età attiva. Attualmente, il 13% dei giovani è disoccupato, il dato più basso degli ultimi 15 anni. Tuttavia, emergono anche criticità: tra ragazzi e ragazze dai 10 ai 19 anni, 1 su 7 soffre di disturbi mentali, mentre quasi 6 bambini su 10 di 10 anni nei Paesi a basso e medio reddito non riescono a leggere e comprendere un testo semplice.

Per questo diventa essenziale investire nell’istruzione, nell’empowerment e nella partecipazione dei/delle giovani, affinché possano sviluppare il proprio potenziale, acquisire capacità e diventare cittadini responsabili e attivi nella promozione del bene comune e dello sviluppo sociale.

I giovani sono partner essenziali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) all’interno di specifici contesti locali. Ci ricorda l’UN DESA che il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni non è solo auspicabile, ma necessario; infatti quando le istituzioni offrono ai giovani spazi per prendere parte alle decisioni, promuovere progetti innovativi e impegnarsi nel volontariato o nella vita civica, non si favorisce soltanto una più rapida realizzazione degli SDG, ma si formano anche i futuri leader e promotori di cambiamento della società (changemakers).

Il 2025 coincide inoltre con il 30° anniversario del Programma d’Azione Mondiale per la Gioventù (WPAY), approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1995 come primo piano strategico globale dedicato ai giovani. Il WPAY costituisce un punto di riferimento per riconoscere i giovani come protagonisti nello sviluppo sostenibile e nella governance partecipativa.

Nel maggio 2025, l’Ufficio per i Diritti Umani dell’IIMA (Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice) di Ginevra, in collaborazione con VIDES Internazionale, ha promosso un’indagine online rivolta a giovani ed educatori di 33 Paesi, focalizzata su temi come gioventù, democrazia e cambiamenti climatici. Sono state raccolte 513 risposte, con il 52,2% dei partecipanti appartenenti alla fascia di età tra 18 e 35 anni. Il sondaggio è stato realizzato per rispondere alla richiesta di partecipazione da parte dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), in preparazione del Quinto Forum delle Nazioni Unite sui Diritti Umani, la Democrazia e lo Stato di Diritto. Il tema individuato per il 2025 è “Democrazia e cambiamenti climatici: concentrarsi sulle soluzioni”.

I giovani coinvolti hanno messo in evidenza l’urgenza di rendere le loro voci influenti e di partecipare concretamente ai processi decisionali riguardanti questioni climatiche e diritti umani, sottolineando che devono avere un ruolo reale nelle politiche che determinano il loro futuro. Per questo motivo, diventa essenziale garantire che i diritti dei giovani siano presi in considerazione nei meccanismi presenti nelle Nazioni Unite, come l’Esame Periodico Universale (UPR) e gli Organi dei Trattati. (Per approfondire)

Papa Leone XIV – durante la veglia di preghiera del Giubileo dei Giovani, a Tor Vergata (Roma) il 2 agosto 2025 – si è rivolto a circa un milione di giovani, chiamandoli a  partecipare attivamente alla costruzione di un mondo più equo e speranzoso: “Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano! Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo!