Diritti umani a Panama e in Honduras – 50ª Sessione dell’EPU (4º ciclo)
La 50ª sessione dell’Esame Periodico Universale (EPU) si è svolta al Palais des Nations di Ginevra dal 3 al 14 novembre 2025. L’EPU è un meccanismo del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite attraverso il quale, ogni 4 anni e mezzo, si esamina come i diritti umani sono applicati in ogni Stato. Lo Stato sottoposto a revisione presenta le misure adottate per migliorare i diritti umani nel proprio territorio. Gli altri Stati possono formulare raccomandazioni volte a favorire un dialogo costruttivo e progressi concreti nell’applicazione dei diritti.
Ogni revisione è guidata da tre documenti chiave resi pubblici prima della sessione: il rapporto nazionale del Paese esaminato, la compilazione delle informazioni ONU e il riepilogo dei contributi delle altre parti interessate, tra cui gli input della società civile.
Nel corso degli anni, IIMA e VIDES – insieme ai loro partner locali – hanno partecipato attivamente a questo meccanismo. In occasione della 50ª sessione dell’EPU, abbiamo contribuito alle revisioni di Panama e Honduras.
Il nostro rapporto per l’EPU di Panama ha evidenziato le principali sfide nei settori dell’istruzione e della salute. I bambini vulnerabili nelle aree rurali, indigene e periurbane sono svantaggiati a causa delle infrastrutture carenti e dell’accesso limitato agli strumenti digitali, mentre molte scuole mancano di servizi essenziali come acqua ed elettricità. Per quanto riguarda il diritto alla salute, le comunità afro-panamensi, indigene e contadine restano insufficientemente servite, con uno scarso accesso a personale medico qualificato, infrastrutture deboli e cure materne e neonatali inadeguate.
Durante la sessione dell’EPU, la delegazione di Panama ha evidenziato i progressi compiuti, tra cui la fornitura di servizi di salute mentale, l’introduzione di centri interculturali e la riduzione della discriminazione all’interno del sistema sanitario. La delegazione ha inoltre sottolineato i progressi compiuti nell’ampliamento dei programmi di connettività rurale e dell’educazione digitale, osservando che 2.700 scuole a livello nazionale dispongono ora di accesso a Internet. Oltre 80 Stati hanno partecipato al Dialogo Interattivo, riconoscendo gli sforzi di Panama nel promuovere i diritti umani e formulando raccomandazioni sui passi che il Paese dovrebbe intraprendere per migliorare ulteriormente i servizi sanitari e educativi. Ulteriori raccomandazioni hanno riguardato il contrasto alla violenza di genere e contro i minori, la promozione dell’inclusione delle persone con disabilità, la lotta contro la discriminazione, il razzismo e la xenofobia, e la tutela dei diritti di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Guarda qui la sessione dell’EPU di Panama.
Il nostro rapporto per l’EPU dell’Honduras ha evidenziato le sfide persistenti nel garantire i diritti all’educazione e alla salute, in particolare per bambini vulnerabili, donne, giovani e comunità indigene e afro-discendenti. Durante la sessione dell’EPU, la delegazione honduregna ha illustrato i progressi compiuti dal governo nel rafforzamento dei quadri istituzionali, nella lotta alla violenza e nell’ampliamento dell’accesso ai servizi di base. Oltre 70 Stati hanno partecipato al dialogo interattivo, riconoscendo gli sforzi realizzati e formulando raccomandazioni per migliorare l’accesso ad un’educazione di qualità, rafforzare il sistema sanitario e combattere la violenza e la discriminazione di genere. Particolare attenzione è stata riservata ai diritti dei popoli indigeni, delle comunità afro-discendenti e delle persone con disabilità, insieme alla necessità di garantire una maggiore protezione ai difensori dei diritti umani e pari opportunità per i giovani. Guarda qui la sessione dell’EPU di Honduras.
Come IIMA e VIDES, ribadiamo il nostro impegno nella promozione dei diritti dei bambini, dei giovani, delle donne e delle comunità vulnerabili attraverso l’EPU. Siamo molto grati ai nostri membri e partner locali, non solo per il loro instancabile impegno quotidiano nel sostenere le popolazioni più vulnerabili, ma anche per la loro partecipazione attiva al processo dell’EPU. Senza la loro conoscenza insostituibile delle sfide concrete che si incontrano sul terreno, l’EPU non sarebbe un meccanismo di revisione così efficace. Riconosciamo inoltre gli sforzi compiuti dagli Stati membri nel partecipare in modo costruttivo all’EPU, affinché esso rimanga un esercizio positivo, realmente dedicato al rafforzamento dei diritti umani nel mondo.
In questo contesto, esprimiamo profonda preoccupazione per la recente decisione degli Stati Uniti d’America di ritirarsi dal meccanismo dell’EPU, che ha portato alla cancellazione della revisione degli USA prevista per il 7 novembre 2025. Si tratta di uno sviluppo preoccupante, poiché mette a rischio la stessa universalità dell’EPU come meccanismo centrale di monitoraggio dei diritti umani e limita le opportunità di dialogo costruttivo e responsabilità reciproca nell’ambito multilaterale. IIMA e VIDES confidano che la sessione dedicata agli Stati Uniti sarà riprogrammata nel prossimo futuro, come richiesto dal Presidente del Consiglio dei Diritti Umani, nello spirito di trasparenza, cooperazione e impegno condiviso nella promozione dei diritti umani.
