Esame periodico universale del Consiglio dei diritti umani – 43a sessione sulla Francia (4° ciclo)

L’Esame Periodico Universale (EPU) è un processo di revisione ciclica di tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite. Una volta ogni quattro anni viene esaminata la situazione dei diritti umani in ogni Stato. Il Paese in esame dichiara le azioni intraprese e le misure da adottare per migliorare i diritti umani all’interno del Paese. Durante l’esame periodico universale, gli Stati membri del Consiglio per i diritti umani formulano raccomandazioni specifiche allo Stato in esame.

La 43a sessione dell’Esame Periodico Universale si è tenuta dal 1° al 12 maggio al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. Tra gli altri Paesi, la Francia è stata esaminata per il suo quarto ciclo dell’EPU il 1° maggio 2023.

H.E. Isabelle LONVINS-ROMA, Ministro per l’uguaglianza di genere, la diversità e le pari opportunità e capo della delegazione francese, ha ricordato che oltre l’80% delle raccomandazioni (139 su 197) formulate nel precedente Esame Periodico Universale del 2018 sono state accettate. Ha quindi conseguentemente presentato una panoramica delle azioni intraprese dall’ultima sessione EPU.

La Francia è impegnata nella lotta per i diritti delle donne, attraverso la ratifica di importanti trattati dell’ONU, nonché l’adozione e l’attuazione di leggi nazionali per ridurre la violenza, le molestie e le disuguaglianze.

Inoltre, è stato avviato un nuovo piano per l’uguaglianza e una strategia nazionale contro la violenza coniugale.

Per quanto riguarda la lotta alla discriminazione LGBT, la delegazione ha spiegato che è stato avviato un piano d’azione e una campagna.

In aggiunta, la Francia prosegue la sua lotta contro l’odio e l’intolleranza con la creazione di un osservatorio dell’odio online (observatoire de la haine en ligne), insieme ad altre iniziative per ridurre la discriminazione (in particolare nei confronti delle minoranze).

Sono state intraprese numerose azioni riguardanti i bambini e i giovani, tra cui l’adozione del Patto per l’Infanzia (Pacte pour l’Enfance) nel 2019; misure specifiche per l’inclusione dei bambini con disabilità nel sistema scolastico e la presentazione di un piano per aumentare la diversità nelle scuole a partire dall’11 maggio 2023.

Le raccomandazioni rivolte alla Francia da altri Stati mettono in luce la lotta al razzismo, l’antisemitismo e tutte le forme di discriminazione.

Le misure intraprese per combattere la violenza di genere sono state ritenute insufficienti, in particolare per quanto riguarda l’accesso alla giustizia per le vittime di abusi sessuali. A ragion di ciò, molti Stati hanno raccomandato alla Francia di prestare particolare attenzione ai diritti delle minoranze, degli migranti, delle persone con disabilità e delle donne.

È stato inoltre raccomandato di ridurre l’uso della forza da parte della polizia, di aumentare l’accesso alla giustizia per le vittime degli esperimenti nucleari e di affrontare meglio il traffico di esseri umani, il sovraffollamento delle carceri e la disparità nell’istruzione.