Side event di IIMA alla XX sessione del Consiglio dei Diritti Umani: “Haiti: due anni dopo il terremoto”

Il 4 Luglio 2012 l’Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice (IIMA) ha
organizzato un side event presso Palais des Nations, Ginevra, con la
collaborazione di VIDES Internazionale. L’evento è stato sponsorizzato dalle
Missioni Permanenti di Haiti, Uruguay, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Santa
Sede e la Piattaforma delle ONG sul Diritto all’Educazione. Il proposito dell’evento
era di esaminare l’attuale situazione in Haiti, con particolare riguardo
all’educazione, e i risultati dell’intervento umanitario nel paese a distanza
di due anni dal terremoto. Il tema è stato affrontato da molteplici prospettive
poiché il gruppo di relatori era composto da rappresentanti di governo, esperti
delle Nazioni Unite ed operatori della società civile. IIMA e VIDES Internazionale,
rappresentati da Sr. Dieudonne Jean Louis (IIMA – Haiti) e Beltsie Abelard
(VIDES – Haiti), hanno condiviso  le
buone prassi da loro sperimentate sul campo.

La moderatrice del side event, Maria Francisca Ize-Charrin, ex
Direttrice della Divisione Operazioni sul Campo e Cooperazione tecnica (OHCHR),
ha sottolineato il legame di questo evento con quello precedentemente
organizzato da IIMA e VIDES nel 2010 sulla situazione post-terremoto in Haiti. Il
primo side event aveva sottolineato l’importanza di garantire la continuità
educativa ai bambini durante le crisi umanitarie. A distanza di due anni gli
organizzatori del side event hanno voluto esaminare ed illustrare l’efficacia
dell’approccio e delle strategie adottate nel paese durante e dopo l’emergenza.
Il primo relatore è stato l’Esperto Indipendente sulla situazione dei
diritti umani ad Haiti
, Michel Forst,
che ha ringraziato IIMA e VIDES per l’iniziativa e si è congratulato con le
Suore Salesiane per il loro eccellente lavoro ad Haiti. L’Esperto delle Nazioni
Unite le ha incontrate durante una visita nel paese ed è rimasto
“straordinariamente impressionato dalla qualità della relazione umana e
dall’efficacia del loro lavoro educativo”. L’Esperto Indipendente ha spiegato
che attualmente Haiti sta conoscendo una “positiva dinamica di cambiamento” e
ha descritto i progressi fatti dal 2010 sia dal punto di vista della
ricostruzione infrastrutturale che delle riforme finalizzate a ristabilire lo
stato di diritto e a rafforzare le istituzioni. Il Sig. Forst ha riconosciuto
che l’attuale – democraticamente eletto – Presidente di Haiti, Michel Joseph
Martelly, riconosce la priorità dei diritti umani e ha ricordato che lo stato di diritto non include solo i
diritti civili e politici ma anche quelli sociali, economici e culturali tra
cui il diritto all’educazione. Ha anche dichiarato che questi ultimi sono
diritti fondamentali per lo sviluppo.
Jean Bony Alexandre, rappresentante
della Missione Permanente di Haiti, ha ribadito il serio impegno del governo
Martelly in campo educativo, che costituisce una delle priorità del governo,
insieme all’occupazione, l’ambiente e lo stato di diritto. In particolare, il
governo si è impegnato a: garantire l’educazione primaria gratuita ed
obbligatoria; garantire la costruzione di nuove scuole primarie; promuovere la
qualità dell’educazione; mettere al servizio bus scolastici per i bambini più
svantaggiati; assicurare l’accesso ai servizi sociali di base. Inoltre, il
governo ha istituito un fondo esclusivamente dedicato all’educazione. Il Sig.
Alexandre ha anche illustrato gli sforzi del governo per migliorare i servizi
sociali con particolare riguardo ai bambini. Nonostante il cambiamento sia in
corso – ha aggiunto il Sig. Alexandre – serve ancora tempo: Haiti non dispone attualmente
delle risorse necessarie e tuttora dipende dagli aiuti internazionali. Jean
Bony Alexandre ha concluso ringraziando il Sig. Forst e ricordando il ruolo
fondamentale delle Suore Salesiane e di altre congregazioni religiose ad Haiti
in ambito di educazione e sviluppo.
Dieudonne Jean Louis, rappresentante di IIMA, ha condiviso le buone pratiche per un’educazione di
qualità realizzate ad Haiti, dove IIMA promuove il diritto all’educazione per
tutti i bambini, specialmente quelli che vivono nelle aree più povere del
paese. La Sig. Dieudonne ha spiegato che immediatamente dopo il terremoto ad
Haiti (12 Gennaio 2010), che causò la distruzione di circa 4000 scuole, le
Suore Salesiane di Don Bosco hanno garantito la continuità educativa
organizzando subito attività psicosociali per aiutare i bambini a superare il
trauma e, dopo soli 2 mesi, riprendendo le attività accademiche nelle tende. Nei
mesi successivi IIMA ha realizzato diversi progetti finalizzati: alla
ricostruzione infrastrutturale e alla riabilitazione delle scuole; al
miglioramento del sistema educativo haitiano investendo in un’educazione di
qualità attraverso la formazione degli insegnanti e migliorando la formazione
professionale; al sostegno delle famiglie degli studenti attraverso attività di
microcredito e garantendo loro abitazioni dignitose; alla promozione del
diritto alla salute per tutti i bambini attraverso il supporto nutrizionale
nelle scuole; alla promozione dell’identità culturale e della responsabilità
civile degli studenti per incoraggiarli a rimanere ad Haiti e contribuire alla
ricostruzione del loro paese da cittadini responsabili. Infine, la Sig.
Dieudonne ha ringraziato il governo haitiano per il supporto fornito e lo ha
invitato ad impegnarsi non solo a garantire l’educazione a tutti i bambini,ma  un’educazione e formazione professionale di
qualità.
La successiva relatrice è stata Maria Clara Martin, Responsabile della
Sezione Americhe, OHCHR, che ha prima di tutto ringraziato le Suore Salesiane
di Don Bosco per il loro impegno ad assicurare l’educazione a tutti i bambini,
specialmente ai più vulnerabili, in tutto il mondo. La Sig.ra Martin ha
evidenziato l’importanza del diritto all’educazione quale diritto necessario a
garantire il godimento di tutti gli altri diritti umani e ad emanciparsi dalla
povertà e dall’esclusione sociale. Ha anche aggiunto che per raggiungere questi
traguardi è fondamentale che l’educazione rispetti i criteri di eguaglianza ed
equità. Per quanto riguarda Haiti, Maria Clara Martin ha fatto notare che a
causa delle carenze del sistema educativo haitiano anche prima del terremoto, è
ora difficile distinguere i contesti di emergenza cronica da quelli legati allo
sviluppo. Ha lodato l’impegno del governo di Haiti rispetto all’educazione ma
ha ricordato che la sfida maggiore è rappresentata dalla capacità di realizzare
concretamente i programmi e piani nazionali. La rappresentante dell’OHCHR ha evidenziato
l’approccio basato sui diritti umani della MINUSTAH (Missione di
stabilizzazione delle Nazioni Unite in Haiti) e ne ha descritto l’iniziativa
nel nord-est del paese finalizzata ad assicurare il diritto all’educazione per
tutti. In particolare, la Sezione Diritti Umani di MINUSTAH sta realizzando un
programma di monitoraggio delle politiche pubbliche, focalizzandosi in
particolare sulle politiche educative. La Sig.ra Martin ha concluso confermando
l’impegno dell’OHCHR in Haiti.
La relatrice successiva, Estela Queirolo de Tealdi, consulente
presso la Missione Permanente di Uruguay, ha illustrato il contributo
dell’Uruguay e di altri stati del Sud America nella risposta umanitaria alla
crisi di Haiti, immediatamente dopo il terremoto, e nelle successiva attività
di ricostruzione. In particolare la Sig.ra Queirolo ha sottolineato la
necessità che tutti gli attori coinvolti in una crisi umanitaria adottino una
prospettiva basata sui diritti umani sia nella fase di emergenza che nella fase
della ricostruzione.
Kishore Singh, Special
Rapporteur delle Nazioni Unite sul diritto all’educazione, ha prima di tutto
illustrato le sfide implicite alla realizzazione del diritto all’educazione: la
qualità dell’educazione, specialmente nelle scuole pubbliche; l’equo accesso
all’educazione tra ragazzi e ragazze, tra aree urbane ed aree rurali o isolate;
l’adeguata formazione professionale; l’equo accesso all’Università. Attenzione
particolare è stata dedicata all’educazione
di qualità
che sarebbe, secondo
Kishore Singh, un aspetto cruciale dell’educazione per tutti. Il Rapporteur
speciale ha incoraggiato gli Stati a garantire l’educazione obbligatoria e
gratuita per tutti i bambini e a fornire un sostegno finanziario per assicurare
l’educazione secondaria nelle aree svantaggiate. Il Sig. Singh ha dichiarato
che l’educazione di massa è la sola strada per consentire lo sviluppo. Ha anche
affermato che rafforzare l’istituzione della scuola e promuovere l’educazione
in quanto bene comune sono azioni che contribuiscono a sradicare la povertà.
Hélène Bonvalot, rappresentante di Caritas Francia,
membro di Caritas Internationalis, ha descritto il loro intervento in Haiti dopo
il terremoto che si è principalmente concentrato sulle aree urbane periferiche e
aree rurali isolate ed è stato largamente finalizzato alla ricostruzione di
infrastrutture educative e sociali.
Alfred Fernandez, rappresentante della Piattaforma delle
ONG sul Diritto all’Educazione ha evidenziato l’importanza dell’educazione
definendo la “povertà” come “la mancanza di educazione”  ed ha ribadito il concetto che l’educazione è
il principale strumento per il godimento di tutti i diritti umani. Per questa
ragione il diritto all’educazione deve essere sempre garantito, anche durante
le situazioni di emergenza. Il Sig. Fernandez ha osservato che, anche se
l’accesso all’educazione dipende dalla volontà politica, la società civile
dovrebbe promuovere l’educazione quale diritto. Ha infine concluso affermando
l’inutilità di garantire un’educazione che non sia di qualità.
L’ultima relatrice, Beltsie Abelard, giovane haitiana rappresentante di VIDES, ha
concluso l’evento con una testimonianza che ha dimostrato l’impegno delle Suore
Salesiane di Don Bosco ad assicurare una continuità educativa dopo il terremoto
e a ridare speranza ai bambini e ai giovani haitiani, incoraggiandoli a
rimanere ad Haiti ed impegnarsi nel processo di ricostruzione.

Il
contributo di questi distinti relatori è stato  rimarcabile, così come l’enfasi data al
bisogno di investire nell’educazione di qualità quale fondamento di tutti i
diritti umani e dello sviluppo sostenibile. Tutti i partecipanti hanno
riconosciuto il grande successo dell’evento.