Side Event della Piattaforma sul Diritto all’Educazione:“Il Diritto all’Educazione: chiave per gli OSM”

Il 6 luglio 2011 la Missione Permanente dell’Uruguay alle Nazioni Unite di Ginevra e la Piattaforma delle ONG sul Diritto all’Educazione, della quale sono membri anche IIMA e VIDES Internazionale, hanno organizzato un evento sul “Diritto all’Educazione: chiave per gli OSM”, che si è svolto a Palais des Nations, a Ginevra. L’incontro, organizzato in collaborazione con le Missioni Permanenti di Portogallo e Marocco, è stato moderato da Gert Rosenthal, Ambasciatore del Guatemala alle Nazioni Unite di New York.

Laura Dupuy Lasserre, Neopresidente del Consiglio dei Diritti Umani e Ambasciatrice dell’Uruguay, ha presentato l’esperienza uruguayana per garantire il diritto all’educazione nel paese. Laura Dupuy Lasserre ha affermato che l’educazione è il diritto conduttore per il diritto allo sviluppo globale, in quanto è uno strumento chiave che impatta fortemente sulla povertà, l’uguaglianza, l’ambiente ecc. Secondo l’ambasciatrice, l’accesso all’educazione crea indirettamente nuove opportunità per i bambini che possono beneficiare di tutti gli altri diritti quali lavoro, vita, salute, nutrizione, casa, libertà, sicurezza della persona, ecc. Un’educazione di qualità ha un impatto positivo non soltanto sui bambini, ma anche sulle loro famiglie, o in generale sulle loro comunità.
In seguito, la neopresidente ha focalizzato l’attenzione sull’esperienza uruguayana, spiegando che molti bambini, sotto i cinque anni di età che vivono nelle zone rurali, sono soggetti a discriminazioni territoriali e hanno difficoltà di accesso alle strutture scolastiche. Per quanto riguarda il secondo Obiettivo di Sviluppo del Millennio (OSM), l’ambasciatrice ha presentato il Piano Nazionale adottato dal governo per migliorare il sistema educativo. In particolare, ha portato all’attenzione dei partecipanti differenti programmi, come il supporto economico ai bambini che appartengono a famiglie svantaggiate per tutta la durata della scuola obbligatoria e l’introduzione del tempo pieno in molte scuole pubbliche. Inoltre, ha presentato il programma “Un portatile per bambino” che prevede la distribuzione di portatili e l’accesso gratuito a Internet nelle scuole e in altri luoghi pubblici ad ogni insegnante e bambino in età scolare. Questo programma ha avuto un impatto positivo sia sui bambini sia sulle famiglie, perché ha stimolato i bambini ad imparare e sviluppare meglio la propria creatività, e ha permesso ai loro genitori di entrare nel mondo della tecnologia. Più di 380 000 portatili sono stati distribuiti alla popolazione dal governo uruguayano negli ultimi anni. Oggi, in Uruguay, i bambini possono scaricare nuovi programmi, cercare informazioni, usare immagini, foto, fare i compiti e scrivere, usando i loro portatili.
Terminando il suo discorso, Laura Duputy ha affermato che questo programma è stato molto costoso, ma il governo è stato in grado di realizzarlo perché i costi sono stati visti solo come un importante investimento sulle generazioni future. Per questo motivo ha ribadito che se tutti riconoscono effettivamente l’importanza dell’educazione, allora dovrebbero impegnarsi ad investire sull’educazione, al fine di raggiungere il secondo Obiettivo del Millennio.
Kinshore Singh, Special Rapporteur delle Nazioni Unite sul Diritto all’Educazione, ha affermato che circa un milione di bambini sono attualmente colpiti da estrema povertà e soffrono a causa delle sue conseguenze. Singh ha sottolineato, inoltre, che è necessario comprendere bene il legame tra tutti i diritti umani, il diritto all’educazione e le politiche socio-economiche globali, che inficiano sullo sviluppo individuale.
Quindi, ha ricordato che le Nazioni Unite, gli Stati e la società civile devono collaborare per garantire il diritto all’educazione, soprattutto in termini di empowerment e promozione della qualità della vita. Ha sottolineato che tutte le politiche nazionali dovrebbero esser fondate su due principi basilari: l’accesso universale e la qualità dell’educazione. Il raggiungimento del secondo e del terzo Obiettivo del Millennio potrebbe essere il punto di partenza per la realizzazione di tutti gli altri diritti umani.
Il terzo pannelista, il Kalidou Diallo, Ministro della prima infanzia, dell’educazione elementare e secondaria in Senegal, ha condiviso gli sforzi portati avanti dal governo nell’attuare il diritto all’educazione. Egli ha affermato che l’importanza dell’educazione è riconosciuta dalla classe politica senegalese, la quale ha adottato numerosi programmi per migliorare il tasso di frequenza scolastica e l’uguaglianza di genere. Il ministro ha condiviso con i partecipanti i più recenti dati statistici, dichiarando che oggi il 96% dei bambini ha accesso alle scuole pubbliche e che le bambine sono in numero maggiore rispetto ai bambini. In questa percentuale non sono compresi i bambini che frequentano le scuole religiose o altri istituti privati, che sono fuori dal sistema educativo nazionale.
Egli ha, inoltre, messo in evidenza alcuni problemi del sistema educativo, quali l’alto tasso di abbandono scolastico (8%) e di ripetizione (60%), ed il basso numero di studenti iscritti ad un’educazione secondaria e universitaria (rispettivamente 46% e 27%). Egli ha dichiarato che i bambini che non frequentano la scuola secondaria probabilmente vivono e/o lavorano per strada, rischiando spesso di essere coinvolti in attività illegali.
Il Ministro ha concluso il suo intervento sostenendo che il governo del Senegal deve impegnarsi nel fornire un’educazione inclusiva, soprattutto a livello primario, al fine di non discriminare i bambini con disabilità e di offrire a tutti maggiori opportunità di frequentare i livelli più alti di istruzione.
Nella prima parte del suo statement, il Alfred Fernandez, a nome della Piattaforma sul diritto all’educazione, ha presentato i principali obiettivi della piattaforma, che lavora per promuovere un’educazione universale di qualità, sostenere il mandato dello Special Rapporteur, e fare lobbying sulle tematiche educative in seno al Consiglio dei Diritti Umani. Inoltre, egli ha ricordato alcuni importanti questioni legate al diritto all’educazione. In primis, la necessità di assicurare un’educazione universale gratuita, senza discriminazioni. In secondo luogo, garantire un’educazione di qualità che risponda ai bisogni e alle priorità degli studenti, delle loro famiglie e delle comunità. In terzo luogo, la necessità per gli Stati, le Nazioni Unite e la società civile di collaborare, al fine di raggiungere il secondo e il terzo Obiettivo di Sviluppo del Millennio sul diritto all’educazione.
In seguito all’intervento degli esperti, la parola è stata data ai governi che hanno sponsorizzato il Side Event: Portogallo e Marocco. Il Portogallo, dopo una breve presentazione dei programmi nazionali volti al miglioramento del diritto all’educazione a livello nazionale, ha sottolineato alcune importanti tematiche quali l’educazione per i bambini coinvolti nei conflitti armati e per le bambine vittime di violenze. Dan canto suo, il Marocco ha ricordato la necessità di legare l’educazione al mercato del lavoro al fine di offrire ai bambini maggiori opportunità per il loro futuro. Egli ha suggerito, inoltre, di concentrare gli interventi su adeguati curricula, sull’insegnamento dei professori, su investimenti privati e pubblici, sulle tecnologie e sulla cooperazione internazionale.
Altri partecipanti hanno preso la parola per esprimere la loro soddisfazione per il Side Event e per il prezioso contributo dato dagli intervenuti. Molti di loro hanno messo in evidenza il legame esistente tra il diritto all’educazione e il diritto allo sviluppo, riconoscendo la necessità di un pieno impegno da parte di tutti gli attori coinvolti.