Proteggere l’educazione dagli attacchi

Il 9 settembre 2020 commemoreremo, per la prima volta, la Giornata internazionale per la protezione dell’educazione dagli attacchi. La risoluzione dell’Assemblea Generale che istituisce la Giornata Internazionale afferma che i governi hanno la responsabilità primaria di fornire protezione e garantire un’educazione inclusiva, equa e di qualità a tutti i livelli e a tutti i destinatari, specialmente coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.

Tra il 2015 e il 2019, 93 Paesi hanno subito almeno un attacco all’educazione e più di 22.000 studenti, insegnanti e accademici sono stati feriti o uccisi in attacchi durante conflitti armati o altre situazioni di emergenza.

Tra le varie iniziative dell’ONU, il Rappresentante speciale del Segretario generale per l’infanzia e i conflitti armati è il principale attore delle Nazioni Unite per la protezione e il benessere dei bambini coinvolti nei conflitti armati. Gli attacchi contro le scuole sono considerati una delle “sei gravi violazioni” che giustificano l’inserimento di governi o gruppi armati nel rapporto annuale del Segretario generale sui bambini e i conflitti armati presentato al Consiglio di sicurezza.

L’ONU sta quindi inviando un chiaro messaggio sull’importanza di salvaguardare le scuole come luoghi di protezione e sicurezza per gli studenti e gli educatori e sulla necessità di mantenere l’educazione in cima all’agenda pubblica. Questa rimane una priorità, mentre i governi continuano ad affrontare la pandemia COVID-19 che ha portato alla chiusura delle scuole per oltre il 90% della popolazione studentesca mondiale.

Mentre il mondo lotta per contenere la pandemia COVID-19, i bambini e i giovani nelle zone di conflitto rimangono tra i più vulnerabili al suo devastante impatto. Dobbiamo garantire ai nostri bambini un ambiente sicuro in cui acquisire le conoscenze e le competenze di cui hanno bisogno per il futuro“.

(Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres)