La felicità umana deve essere un fattore centrale per misurare lo sviluppo

Il 2 aprile 2012, l’Assemblea Generale dell’ONU ha convocato una riunione di alto livello a New York per discutere del modo in cui il benessere e la felicità potrebbero essere utilizzati come parametri per misurare lo sviluppo , che non deve pertanto dipendere solo da fattori economici. L’incontro è stato organizzato dal Bhutan, che fin dai primi anni ‘70 ha attribuito  grande importanza alla felicità collettiva piuttosto che al reddito nazionale.

Ban Ki-moon, Segretario Generale dell’Onu, ha affermato che il benessere economico, sociale e ambientale sono indivisibili ed essenziali per lo sviluppo sostenibile. Perciò questi tre elementi devono avere la stessa importanza nella costruzione di un nuovo paradigma economico internazionale. In altre parole, affinchè si possa raggiungere uno sviluppo sostenibile, gli Stati devono riconoscere che gli obiettivi economici, sociali ed ambientali non sono incompatibili.
Ban Ki-moon ha inoltre dichiarato che Rio+20 – la Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile che si terrà nel prossimo mese di giugno – sarà una grande opportunità per avviare una trasformazione dell’economia internazionale.
Nassir Abdulaziz Al-Nasser, Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che oggi più che mai – in un momento in cui molti lottano per la propria sopravvivenza – è essenziale mettere il benessere al centro degli obiettivi di sviluppo. La comunità internazionale dovrebbe promuovere una crescita economica sostenibile, sradicare la povertà e assicurare la felicità e il benessere di tutti.