Esperto Indipendente sulla situazione dei diritti umani in Haiti presenta il suo rapporto annuale

In occasione della 17° sessione del Consiglio dei Diritti Umani, il 16 giugno 2011 a Palais des Nations l’Esperto Indipendente sulla situazione dei diritti umani ad Haiti, Michel Forst, ha presentato il suo rapporto concernente il periodo tra marzo 2010 e marzo 2011.

Michel Forst ha aperto il suo intervento ricordando le recenti elezioni presidenziali che hanno portato alla nomina di Michel Martelly, sottolineando che per la prima volta nella storia di Haiti un presidente eletto democraticamente ha assunto l’incarico sostituendo un altro presidente eletto anch’esso democraticamente, René Préval. Questo, sottolinea Forst, è segno di un positivo cambiamento nel paese dopo decenni di instabilità.
L’esperto Indipendente si è focalizzato su una serie di priorità: potenziare il rispetto dei diritti umani nelle crisi umanitarie; assicurare l’integrazione dei diritti umani nel processo di ricostruzione del paese, in particolare dei diritti economici e sociali.
Il rapporto si è focalizzato su una serie di raccomandazioni che l’esperto ha concentrato in quattro aree: crisi umanitaria, stato di diritto, principio che Haiti è un paese sovrano, e ricostruzione del paese.
Quanto alla crisi umanitaria, Forst ha sostenuto che nonostante numerosi progressi, la crisi non è ancora superata e molte donne e bambini vivono nella medesima condizione di precarietà in cui si trovavano a vivere nel gennaio 2010. Inoltre, molte aree di Haiti non sono ancora entrate nella fase riabilitativa. Infatti, in queste aree persistono ancora molteplici problemi come l’abbandono a se stessi delle persone con disabilità, le donne vittime di violenza, la tratta dei bambini, l’alto numero di bambini di strada, l’acqua non potabile, il ritorno forzato dei potenziali migranti.
Quanto alla tematica dello Stato di diritto, Forst ha messo in evidenza la necessità di intervenire riformando il sistema giudiziario in modo da assicurare la separazione del potere giudiziario da quello esecutivo. Allo stesso modo, aggiunge Forst, deve essere assicurato il funzionamento delle istituzioni publiche e dei servizi per tutti i cittadini.
Nella terza raccomandazione, Forst ricorda che Haiti è un paese sovrano e per questo bisogna lasciare alle istituzioni haitiane la gestione della protezione del paese, mantenendo con loro un forte legame e una solida cooperazione..
L’ultimo punto affrontato da Forst concerne la tematica della ricostruzione. La ricostruzione viene intesa da Forst non solo come assistenza nella ricostruzione fisica del paese ma anche come assistenza nell’accesso ai diritti per i cittadini, e prima di tutto i diritti economici e sociali ovvero il diritto di accesso ai servizi base, alla sanità, all’acqua potabile, all’educazione di base.
Michel Forst ha concluso il suo intervento ribadendo l’importanza della lotta all’impunità. Con riferimento al potere di Jean Claude Duvalier, Forst ha ricordato che la Commissione Inter-Americana sui diritti umani ha adottato un importante statement sui doveri dello Stato haitiano di investigare le gravi violazioni dei diritti umani commessi sotto il suo regime. Questo processo, ha sostenuto Forst, sarebbe un segnale importante per il popolo di Haiti, un’occasione per mostrare che la giustizia funziona.
Dopo la presentazione del report da parte dell’Esperto Indipendente, alcuni Stati hanno preso la parola nel dialogo interattivo.
Haiti, come paese oggetto d’esame, ha replicato ribadendo che nel paese esistono ancora gravi problemi come risulta nel rapporto dell’Esperto Indipendente: persone sfollate, violenza contro la donna, rapimento, violenza domestica, tratta dei bambini, rimpatrio forzato, corruzione, ecc. Al fine di migliorare la situazione tutt’ora esistente, le autorità haitiane hanno manifestato la loro volontà di attenersi alle raccomandazioni che sono state rivolte loro, e hanno illustrato le priorità del nuovo Presidente ovvero il rilancio dell’educazione, la lotta alla corruzione, la tutela dell’ambiente, lo stato di diritto e rilancio dell’agricoltura.
Altri Stati hanno preso la parola: Stati Uniti, Brasile, Colombia, Unione Europea,Spagna, Uruguay,Francia, Honduras, Algeria, Germania, Cile, Cuba, Canada.
In particolare, gli Stati Uniti hanno chiesto un rafforzamento delle misure di protezione delle persone con disabilità, al fine di creare una società maggiormente inclusiva, e una maggiore protezione per i bambini soprattutto riguardo al lavoro domestico. Il Brasile, pur felicitandosi per la collaborazione tra polizia locale e forze delle NU che ha permesso un maggior controllo sul grave fenomeno della violenza contro la donna nei campi formali e informali, ha ribadito assieme al Canada e alla Francia la necessità di una maggiore protezione per i gruppi più vulnerabili. La Colombia e Cuba si sono soffermati sulla necessità di migliorare due settori in particolare, ovvero quello sanitario e l’educazione. L’Uruguay ha ribadito il suo impegno nel miglioramento della condizione di vita esistente ad Haiti, e ha condiviso il pensiero dell’Esperto Indipendente sulla necessità di adottare un aproccio basato sui diritti umani nel processo di ricostruzione del paese . L’Unione Europea ha evidenziato la necessità di proseguire nella lotta all’impunità e al rafforzamento del sistema giudiziario, ed ha domandato all’Esperto Indipendente di chiarire quali sono le priorità per garantire l’accesso di tutta la popolazione haitiana alla giustizia. La Spagna ha messo in evidenza la carenza di istituzioni che garantiscano una sicurezza sufficente per coloro che lavorano sul terreno, quali ONG e società civile in generale. Inoltre ha chiesto il rafforzamento del potere giudiziario sostenendo che senza un potere giudiziario indipendente non si possono proteggere i diritti dell’uomo.
Molti Stati hanno chiesto il rinnovo del mandato dell’Esperto Indipendente,come Brasile, Francia, Germania, Unione e hanno ribadito l’importanza di un continuo sostegno della comunità internazionale per la ricostruzione piena di Haiti.
Le ONG hanno concluso il dibattito sostenendo che ancora oggi ad Haiti persistono gravi probemi: condizioni pessime di detenzione, corruzione, sequestri, sfollati, situazione sanitaria catastrofica, diffusione di malattie infettive.
Michel Forst ha ripreso infine la parola per mettere in luce il ruolo fondamentale che la società civile svolge e dovrà svolgere nel futuro per monitorare l’attuazione delle raccomandazioni che lui stesso e altri hanno rivolto allo Stato haitiano.