Ginevra 2-20 novembre, IIMA partecipa al Comitato sui diritti economici, sociali e culturali

Dal 2 al 20 novembre 2009, IIMA ha partecipato alla 43° sessione del Comitato sui diritti economici, sociali e culturali.

Il Comitato sui diritti economici, sociali e culturali è l’organismo creato nel 1985 dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite per verificare l’applicazione da parte degli Stati del Patto Internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali (PIDESC), in vigore dal 1976. Ad oggi, il trattato è stato ratificato da 160 Stati.

Il PIDESC promuove alcuni specifici diritti quali: la non discriminazione, il diritto al lavoro, a delle condizioni di lavoro favorevoli, a formare dei sindacati, alla sicurezza sociale e assistenza familiare (in particolare per le donne e bambini) , ad un livello di vita dignitoso, ad un’alimentazione sufficiente, ad avere una casa, alla salute, all’educazione e alla cultura.

In particolare, gli articoli 13 e 14 del PIDESC fanno riferimento al dovere di ogni Stato di mettere in atto tutte le misure necessarie a garantire il diritto all’educazione primaria (gratuita e obbligatoria), secondaria (accessibile a tutti e progressivamente gratuita), e superiore (uguaglianza di accesso in funzione delle capacità di ciascuno).

In quanto organizzazione impegnata nella promozione e protezione del diritto all’educazione, IIMA ha assistito alla revisione degli Stati in cui le FMA sono presenti, al fine di approfondire le conoscenze su come gli Stati tentano di tener fede agli impegni presi con la ratifica del trattato in materia di diritto all’educazione, e trasmettere le raccomandazioni che il Comitato rivolge ai singoli Stati alle operatrici che lavorano sul terreno.

In questa sessione IIMA ha partecipato alle revisioni di Repubblica di Corea, Repubblica Democratica del Congo, Madagascar e Polonia.

Repubblica di Corea. Gli esperti del Comitato hanno evidenziato numerose problematiche correlate al diritto all’educazione quali: l’abbandono scolastico delle ragazze madri, la natura altamente competitiva del sistema d’istruzione che rischia di ostacolare il pieno sviluppo del pontenziale del bambino e la competizione tra istruzione pubblica e privata a svantaggio del settore pubblico.

Repubblica Democratica del Congo. Il Comitato ha portato alla luce alcune problematiche concernenti il diritto all’educazione non ancora risolte dallo Stato, quali: la non gratuità dell’insegnamento scolastico, la descolarizzazione soprattutto nelle zone rurali e delle bambine, nonché la penuria di insegnanti.

Madagascar. Il Comitato ha approfondito alcune tematiche quali: gli scoraggianti dati relativi all’istruzione pubblica e la mancanza di interesse che la scuola suscita in genitori ed alunni.

Polonia. Il Comitato ha focalizzato la sua attenzione sulla discriminazione dei bambini Rom che vivono nel paese, e che hanno accesso ad una istruzione solo se confinati in classi “riservate” a soli bambini Rom.

Cosa è il Comitato DESC e come si svolge la revisione?

Il Comitato sui diritti economici, sociali e culturali è uno dei nove Organi dei Trattati creati dal sistema delle Nazioni Unite per difendere e promuovere i diritti enunciati nelle nove Convenzioni Internazionali sulle quali vigilano.

Il Comitato è composto da 18 esperti indipendenti, eletti dagli Stati membri della Convenzione, ma che non rappresentano gli Stati. Il Comitato si riunisce due volte l’anno, nel mese di maggio e di novembre-dicembre per procedere alla revisione degli Stati. Il processo di revisione si compone di tre fasi:

– Sottomissione del rapporto nazionale al gruppo di lavoro di pre-sessione, durante la quale un gruppo di lavoro stila una lista di domande per approfondire alcune parti del rapporto nazionale che risultano incomplete e alle quali lo Stato è invitato a rispondere per iscritto;

– Presentazione del rapporto nazionale, durante la quale la delegazione dello stato sotto revisione illustra lo stato della situazione nel Paese e risponde alle domande poste dagli esperti durante la sua presentazione, dando vita ad un dialogo interattivo

– Presentazione delle raccomandazioni finali da parte del Comitato, nelle quali sono riportate le misure che lo Stato dovrebbe adottare per migliorare la promozione dei diritti economici, sociali e culturali, nel proprio paese.

Il limite delle raccomandazioni emesse dal Comitato DESC è rappresentato dalla mancanza di vincolo da parte dello Stato di dar seguito alle “raccomandazioni” stesse. Ma, il non rispetto da parte dello Stato delle suddette raccomandazioni comporta una mancanza di volontà da parte del Paese di assumersi tale responsabilità dinanzi ai suoi cittadini e alla comunità internazionale.

Nel corso degli anni il lavoro del Comitato ha permesso di fare diversi passi avanti nella promozione e tutela dei diritti economici, sociali e culturali in molti Paesi.

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