85 sessione CEDAW – Spagna

Convenzione sull’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione nei Confronti della Donna – 85 ma Sessione sulla Spagna

16 maggio 2023

Convenzione sull’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione nei Confronti della
Donna (CEDAW) è un organismo intergovernativo del sistema delle Nazioni Unite. Richiede
ai Paesi di eliminare la discriminazione contro le donne e le ragazze in tutti i settori e
promuove la parità di diritti delle donne per raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze.

Questioni oggetto di preoccupazione e progressi della Spagna
Le principali preoccupazioni della commissione riguardano il trattamento riservato alle donne
migranti, rifugiate, rom e disabili e gli aiuti alle vittime della tratta in Spagna. La
commissione si è congratulato con il Paese per aver consentito e reso obbligatoria
l’educazione sessuale per tutti gli adolescenti, al fine di ridurre la violenza sessuale contro le
donne e ragazze. La commissione è rimasta colpita dagli emendamenti effettuati nel 2022 alla legge
spagnola sulla parità di trattamento e la non discriminazione, dal riconoscimento del diritto
all’istruzione per tutte le ragazze a prescindere dal contesto socioeconomico ed etnico e
dall’adattamento dei programmi di studio STEM per incoraggiare le ragazze a colmare il
divario di genere. È stato inoltre elogiato l’ampliamento dell’accesso all’aborto e la pena
detentiva di tre mesi per chi l’ostacola.

Il problema principale discusso dalla delegazione spagnola è stato il maschilismo e
l’allarmante aumento dei tassi di violenza e di femminicidio causato dalla cultura maschilista.
La presenza di ragazze e donne migrante in Spagna ha generato preoccupazione per la pratica
delle mutilazioni genitali femminili con quasi il 15% delle ragazze migranti (sotto i 18 anni)
considerate a rischio di subire questa pratica arcaica. Il problema è che attualmente non vi
sono mezzi per fermare proattivamente la procedura prima che avvenga o di sapere se la
ragazza è a rischio.

I prossimi passi suggeriti per la Spagna
La commissione ha raccomandato al governo spagnolo di definire legalmente la
discriminazione e di includere le donne rom in quest’ultima. È stata sollecitata una maggiore
formazione dei dipendenti della polizia e della magistratura per garantire una migliore
risposta alla violenza domestica e alla tratta di esseri umani. Alcune ONG spagnole hanno
evidenziato il maltrattamento dei bambini i quali denunciano l’incesto e la violenza domestica:
sono costretti a incontrare colui che li ha abusato oppure vedere le loro madri essere
condannate al carcere con l’accusa di alienazione parentale per aver denunciato crimini contro
i loro figli.

Si è discusso inoltre, della creazione di tribunali specializzati per affrontare la tratta e la
violenza domestica, ma le organizzazioni hanno sostenuto che è necessario aumentare la
raccolta di dati per verificare se ne valga la pena.

In Spagna il tasso di femminicidio è salito alle stelle nell’ultimo decennio con oltre mille
donne uccise da (ex) partner e più di 50 bambini privati di vita durante episodi di violenza
domestica – in media ogni anno in Spagna vengono uccise 50 donne da (ex)partner.
I tribunali spagnoli hanno previsto l’obbligato di indossare dispositivi elettronici di
localizzazione ai colpevoli di violenza domestica con il fine di ridurre i tassi di violenza e di abuso domestico. Attualmente si sta discutendo di creare un sistema che possa informare
le donne sul fatto se il partner è stato condannato per reati violenti o meno.

Si è discusso inoltre del miglioramento delle leggi sulla tratta di esseri umani (compreso lo
sfruttamento del lavoro forzato) e dell’abolizione della prostituzione. Le donne in oggetto non
solo sono maltrattate dai clienti, ma anche dai loro protettori che le sfruttano e ciò aggrava
ulteriormente l’abuso delle donne. Le ONG hanno discusso dell’ingiusto trattamento legale e hanno chiesto alle autorità giudiziarie di criminalizzare i clienti.

Partecipazione delle donne alla vita quotidiana
La Spagna ha fatto un ottimo lavoro per rendere i corsi STEM più accessibili alle ragazze, ma
il 40% delle donne rom non ha un’istruzione e molte donne migranti incontrano barriere
nell’accesso all’istruzione. Esistono ancora pregiudizi di genere sul posto di lavoro che la
Spagna deve affrontare.

Il governo ha imposto alle aziende con più di 50 dipendenti di creare dei piani di parità, ma
meno della metà delle organizzazioni si sono conformate: come farà il governo a monitorarne
l’attuazione? Il governo sta attualmente lavorando per fornire assistenza all'infanzia a tutti, in modo che i congedi familiari possano essere uguali. La commissione ha inoltre esortato la Spagna ad eliminare le eccezioni legate all’età del matrimonio superiore ai 18 anni.

Si chiede inoltre di promuovere l’avanzamento economico, l’accesso all’assistenza sanitaria (in
particolare alla salute sessuale) e l’istruzione delle donne migranti, rifugiate, rom, rurali e
disabili. La Spagna viene esortata a dare lavoro ai lavoratori migranti al di fuori della stagione
agricola e a rendere l’istruzione accessibile a tutti. La principale preoccupazione che la Spagna
deve affrontare è il crescente numero di femminicidi e di violenze domestiche dovute alla
cultura maschilista.